World Obesity Day

L’impegno delle dietiste AUSL contro sovrappeso e obesità

Impegnarsi attivamente nel contribuire a contrastare l’obesità, considerata sempre più come malattia a sé stante oltre che come fattore di rischio per le principali malattie croniche (quali malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, artrosi e alcune forme di tumori) e malattie trasmissibili, tra cui l’esempio più tristemente recente e lampante è il Covid.

È uno degli obiettivi quotidiani del team del SIAN – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda USL di Ferrara, attualmente composto da 8 dietiste (che operano prevalentemente nelle Case della Salute), 3 medici strutturati e 2 specializzandi e un biologo.

In particolare le dietiste lavorano quotidianamente nel campo della nutrizione preventiva e territoriale: delle 3000 persone circa che ogni anno accedono agli ambulatori del SIAN dislocati sul territorio ferrarese, infatti, oltre il 90% presenta problematiche di sovrappeso o obesità.

Ne parliamo con le dietiste Mirella Brancaleoni e Arianna Pagliarini in occasione del World Obesity Day, la giornata mondiale per la prevenzione dell’obesità e del sovrappeso, che ricorre il 4 marzo.

L’OMS ha coniato il termine globesity perché ci troviamo di fronte ad un’epidemia globale, causata soprattutto da due fattori di rischio – spiegano le dottoresse Brancaleoni e Pagliarini -: alimentazione scorretta e ipercalorica (anche legata all’ampia offerta di alimenti a prezzi contenuti che hanno un elevato apporto energetico e un basso livello nutrizionale) e vita sedentaria (correlata alle condizioni di lavoro caratterizzate da lunghe giornate, inattività fisica e lunghi e frequenti spostamenti in auto)”.

Oltre a determinare gravi danni alla salute e problematiche connesse alla sfera psicosociale, relazionale ed emotiva, gli ultimi studi confermano che le persone affette da obesità (anche lieve) sono maggiormente a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19 che possono portare fino al decesso.

I dati della sorveglianza PASSI, coordinata dall’ISS, sulla popolazione adulta tra 18 e 69 anni, aggiornati al 2019 a livello nazionale, mostrano che oltre 4 adulti su 10 sono in sovrappeso (BMI tra 25 e 29.9) e oltre 1 adulto su 10 è obeso (BMI ≥ 30). L’eccesso ponderale è una caratteristica più frequente al crescere dell’età, fra gli uomini rispetto alle donne, fra le persone con difficoltà economiche e fra le persone con un basso livello di istruzione.

Se confrontiamo il triennio 2017-2020, notiamo che l’obesità in Emilia-Romagna raggiunge l’11,4%, trend più elevato rispetto al dato nazionale (10,8%). Invece il sovrappeso interessa il 30% della popolazione dell’Emilia-Romagna e il 31,6% dell’Italia – osservano le dottoresse Brancaleoni e Pagliarini -. La fascia più interessata è rappresentata da quella compresa tra i 50 e i 69 anni con 15,1% (18-34 5,3%; 35-49 10%), confermato anche per il sovrappeso”.

Un dato da attenzionare riguarda anche la diffusione dell’obesità infantile: nella provincia di Ferrara la prevalenza di obesità nei bambini è del 4,2% a cui va aggiunto un ulteriore 1,5% di forme gravi (BMI>35). Nonostante ciò i dati emersi risultano comunquepiù bassi rispetto a quelli regionali (5,6%-1,6%) e nazionali (6,9%-2,4%). Mentre per quanto riguarda il sovrappeso i dati a livello locale sono in linea con la Regione e l’Italia ovvero intorno al 20% spiegano le dietiste AUSL con in mano il report del sistema di sorveglianza Okkio alla Salute-2019, nato proprio per monitorare l’evoluzione dell’obesità infantile e valutare gli interventi di prevenzione e promozione della salute da mettere in campo.

Il quadro emerso ha reso necessaria la definizione di un percorso per la presa in carico e l’educazione sui sani stili di vita del bambino e della famiglia: per questo l’AUSL aderisce al progetto regionale “Bimbi in forma” con una equipe multidisciplinare composta da dietista, medico dello sport e laureato in scienze motorie al fine di favorire l’adozione di uno stile di vita alimentare e motorio più salutare. Il percorso, che prevede 5 incontri e un follow-up a un anno, è gratuito ed è svolto presso gli ambulatori della Medicina dello Sport (via G. Bianchi a Ferrara).

Sono invece sette gli ambulatori nutrizionali SIAN dislocati sul territorio ferrarese (Ferrara, Portomaggiore, Argenta, Copparo, Codigoro, Comacchio e Cento) che offrono consulenza mirata alla prevenzione/controllo del sovrappeso, dell’obesità e delle malattie cronico degenerative correlate. La prestazione è erogata su richiesta del medico di medicina generale, del pediatra di libera scelta o di medici specialisti e l’accesso avviene esclusivamente su prenotazione presso tutti i CUP e le farmacie abilitate.

[Comunicato stampa ricevuto in redazione]

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